In prima linea nella ricostruzione

Sempre presenti nelle emergenze e, anche, in tutto ciò che resta quando l’emergenza finisce e comincia la ricostruzione. La nostra azienda è stata incaricata delle operazioni di demolizione dell’Hotel Felycita di Frontignano di Ussita (MC), struttura storica divenuta ormai simbolo del sisma del centro Italia del 2016, in quanto resa inagibile e chiusa dall’epoca, dopo essere stata per anni il punto di riferimento del turismo invernale di tutto il comprensorio dell’appennino marchigiano.  Oggi (4 aprile, ndr) il primo colpo di benna dei macchinari della Eco Demolizioni ha scandito ufficialmente l’inizio dei lavori di smantellamento, propedeutici alla ricostruzione ex novo del Felycita. Un momento atteso da tempo da parte di tutta la comunità locale, viste le lungaggini burocratiche che a lungo hanno reso difficile l’iter ricostruttivo.  Non per altro, l’inizio dei lavori è stato suggellato da un momento di incontro con la stampa, al quale hanno preso parte il sindaco Silvia Bernardini, insieme con i rappresentanti delle aziende appaltatrici che si occuperanno del progetto: la Fratelli Chiodi Costruzioni, cui è affidata la riedificazione del Felycita, e la nostra Loretta Ticchi per Eco Demolizioni. La nostra azienda è operativa su altri ben 4 cantieri nell’area del cratere del sisma del 2016, confermando il suo ruolo di primo piano nell’ambito dell’importante percorso di ricostruzione che questi territori stanno affrontando.

Lo smantellamento del Felycità, così come accade per tutte le operazioni condotte dalla Eco Demolizioni, avrà particolari caratteristiche di ecosostenibilità: ‘Da una struttura come questa – ha sottolineato Loretta Ticchi, titolare della Eco Demolizioniriusciamo a recuperare ben il 95% dei materiali e delle macerie prodotte. Ogni pezzo recuperato, attraverso un processo attento di analisi, certificazione e frantumazione, tornerà ad una seconda vita, venendo riutilizzato in altri cantieri, dalla pavimentazione stradale all’edilizia. Siamo onorati di poter associare il nostro nome ad un progetto di ricostruzione di questo territorio. Fare parte di questo percorso ci motiva profondamente, faremo la nostra parte nel rispetto dell’ambiente e della comunità che ci ospita’.

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